Negli ultimi anni si sono registrati centinaia di casi di cecità a causa dell’utilizzo di alcuni perfluorocarburi liquidi.

Diverse sono state le risposte da parte delle aziende produttrici:

  • alcune hanno considerato la questione come un affare nazionale privato;
  • altre hanno cercato di spiegare l’accaduto attraverso il parametro chimico della purezza;
  • altre hanno cercato di capire cosa succeda alle cellule dell’occhio quando vengono a contatto con un PFCL attraverso dei test biologici di citotossicità.

E se questo non fosse altro che la superficie?

UN NUOVO STUDIO CLINICO

Secondo lo studio Intraocular toxicity caused by MEROCTANE perfluorocarbon liquid condotto da un gruppo di studiosi dell’Instituto Universitario de Oftalmobiología Aplicada (IOBA) – Valladolid – Spagna, la questione è più spinosa di così.

Nonostante il ciclo di emissione di un prodotto sul mercato preveda una serie di procedure standardizzate rispondenti alle norme ISO, nel caso di MEROCTANE (Meran), ALA OCTA (Alamedics) e BIO OCTANE PLUS (Biotech Opthalmology PVT) questo non è bastato a salvare la vista di centinaia di persone.

Nell’analizzare i dati clinici, il gruppo di ricerca si rivolge ai produttori di PFCL chiedendo non solo perfluorocarburi senza impurità, ma soprattutto di offrire garanzie riguardo la tossicità biologica di ogni lotto attraverso test di citotossicità per contatto diretto in accordo allo standard internazionale ISO 10993-5, capace di detectare, prima dell’immissione all’interno dell’occhio, la mortalità delle cellule a contatto con il prodotto.

In qualità di produttore di queste soluzioni, ci siamo sentiti chiamati a fornire delle risposte chiare a coloro che ci scelgono tutti i giorni all’interno delle loro sale operatorie. Abbiamo scelto di farlo attraverso i test chimici, ma soprattutto attraverso i test di citotossicità su ogni lotto, il cui risultato è presente sulle etichette di conferma d’uso all’interno delle scatole dei nostri prodotti.